Orecchie lunghe – percorso di attività assistita con l’asino a Pesaro
Articolo tratto dal. n.04 della rivista PERCHèNO, settembre 2014
A VELA SPIEGATA ANCHE NELL’ESTATE 2014
Pesaro, estate 2014 – Continua l’avventura in barca a vela presso il Circolo Velico Ardizio.
JUDO: il maestro Pasquale Litti e i suoi allievi al termine dell’esperienza (giugno 2014)
VISITA AL MUSEO NATURALISTICO DEL PARCO NATURALE DEL MONTE SAN BARTOLO
17 MAGGIO 2014 – Gli Amici ANFFAS Pesaro hanno visitato il museo naturalistico del Parco San Bartolo (Fiorenzuola di Focara PU) e si sono cimentati nella riproduzione di fossili marini!
UN CORSO DI JUDO PER DISABILI PESARO
Lunedì 12 maggio 2014 ha preso il via un corso di judo per disabili, con la collaborazione del Comune di Pesaro (assessorato allo sport), dell’associazione Anffas e del maestro Pasquale Litti di “Noi Judo” Pesaro-Montecchio.
Con il maestro Litti si sta organizzando un progetto riguardante il judo inteso come metodo educativo e come attività motorie.
Il progetto riguarda un gruppo di sei persone con disabilità, che, accompagnati dai propri genitori, si recano una volta alla settimana al palazzetto dello sport di via dei Partigiani per imparare la pratica di questa disciplina.
LA TERAPIA OCCUPAZIONALE: FINALITA’ E OBIETTIVI
GUIDA ALLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE PERSONE CON DISABILITA’ – aggiornato a maggio 2014
CENA DI BENEFICENZA – 29 marzo 2014
ANFFAS OPEN DAY 2014
Porte aperte in Anffas per la VII Giornata nazionale della disabilità intellettiva e/o relazionale
Insieme per l’inclusione sociale!
Il 28 marzo 2014, esattamente il giorno in cui Anffas compie 56 anni, si conferma l’appuntamento con la nostra Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale che quest’anno giunge alla sua settima edizione.
La manifestazione nazionale, promossa e organizzata da Anffas Onlus, per perseguire il suo obiettivo di informazione e sensibilizzazione sui temi della disabilità intellettiva e/o relazionale, quest’anno sarà declinata in un vero e proprio Open Day.
Le oltre 200 strutture associative , in cui Anffas da 56 anni si prende cura e carico di oltre 30.000 persone con disabilità e dei loro familiari, presenti sul territorio nazionale, apriranno le porte dei propri servizi, delle proprie sedi, con l’auspicio di accogliere quante più persone possibili per una giornata all’insegna dell’inclusione sociale che vedrà organizzate visite guidate, convegni, spettacoli e tante altre manifestazioni, con il diretto coinvolgimento e la partecipazione attiva delle persone con disabilità, dei soci, degli operatori, dei volontari e di quanti operano con e per l’Associazione.
Tutti i cittadini che lo vorranno, quindi, potranno partecipare a questa grande festa e conoscere così l’Associazione, le famiglie e gli amici che la compongono e le tante attività che vi si svolgono con l’obiettivo di combattere stereotipi, pregiudizi e discriminazioni e promuovere pari opportunità in ogni ambito della società.
Vi aspettiamo a Pesaro presso la Galleria dei Fonditori (IPERCOOP)!
NUOVO ISEE, ANFFAS ONLUS: “Le indennità non sono redditi. I servizi sono diritti”
ROMA – L’8 febbraio scorso è ufficialmente entrato in vigore, dopo un lungo iter, il nuovo ISEE.
Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, che ha svolto una costante opera di analisi, monitoraggio e informazione su tale importante tema, continua a segnalare le criticità ancora presenti che rischiano di mettere in serio pericolo il rispetto dei diritti e le condizioni di vita di migliaia di cittadini con disabilità e loro famiglie nel nostro Paese.
Vi è il serio rischio, infatti, che il nuovo ISEE, così come riformulato, penalizzi fortemente le persone con disabilità e ciò soprattutto attraverso l’inserimento, nel calcolo dell’indicatore, degli importi derivanti dalle provvidenze economiche erogate in favore della persona con disabilità (ad esempio, l’indennità di accompagnamento).
”Il nuovo ISEE” afferma Roberto Speziale, Presidente Nazionale di Anffas Onlus “dovrebbe essere uno strumento per favorire l’equità tra i cittadini: ma come può essere equo uno strumento che considera come redditi indennità e provvidenze che già non riescono a colmare il divario esistente – anche in termini economici e di rischio povertà – tra i cittadini con e senza disabilità e che rischia di limitare l’accesso a servizi essenziali e peggiorare le condizioni di vita delle persone con disabilità?”
”Per tale motivo” continua il Presidente “Anffas Onlus ha deciso di portare all’attenzione della collettività tutta e degli interlocutori politico-istituzionali delle richieste ben precise, fondate in primo luogo sul rispetto della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, documento che è legge in Italia dal 2009″.
”Sono richieste dettagliate e soprattutto fondamentali per la vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, una vita che merita pari diritti e opportunità e non continue vessazioni” conclude Speziale “È proprio per l’importanza che tali punti rivestono che siamo pronti ad una grande mobilitazione se quanto esposto non sarà accolto ed accettato da chi di competenza”.
Di seguito le richieste formulate da Anffas Onlus per le modifiche al testo della riforma ISEE.
- Non computare nella condizione economica del richiedente e della sua famiglia, utile per la determinazione dell’ISEE, gli emolumenti economici ricevuti da uno qualsiasi dei componenti il nucleo familiare per invalidità e/o condizione di disabilità o non autosufficienza, abrogando quindi, sul punto, l’art 5 del D. L. n. 201/2011 (c.d. “Decreto Salva Italia”). E’ infatti assurdo ed infondato pensare che tali emolumenti siano una fonte di arricchimento per la famiglia.
- Eliminare dalla definizione di “prestazioni sociali agevolate”, di cui all’art. 1 del DPCM, la previsione che esse siano “limitate a coloro in possesso di particolari requisiti di natura economica”. Non si può infatti limitare in base alla sola condizione economica l’accesso a servizi essenziali per la qualità di vita ed il rispetto dei diritti umani dei cittadini (come un centro diurno può essere, ad esempio, per una persona con disabilità).
- Eliminare nell’art. 6 del DPCM il rinvio al successivo art. 7 che prevede il calcolo dell’ISEE familiare, salvo straordinarie situazioni, per i minori con disabilità non autosufficienti fruitori di prestazioni socio-sanitarie, evitando così una possibile disparità tra maggiorenni con disabilità frequentanti, ad esempio, centri diurni (che per usufruire di tale servizio potrebbero dichiarare solo l’ISEE derivante dalla somma delle condizioni economiche proprie e dell’eventuale coniuge e/o figli e non dei genitori o dei fratelli) e minori con disabilità fruitori della stesso servizio per i quali si dovrebbe dichiarare una condizione economica pari a quella dell’ISEE familiare.
- Eliminare dall’articolo 2 del DPCM le previsioni (del tutto contrastanti con il dichiarato valore del nuovo calcolo dell’ISEE quale livello essenziale delle prestazioni), secondo le quali rimangono comunque “salve le competenze regionali in materia di formazione, programmazione e gestione delle politiche sociali e socio-sanitarie” e la possibilità per gli Enti Locali di selezionare, con ulteriori criteri rispetto a quello dell’ISEE, il novero dei beneficiari per l’accesso alle suddette prestazioni anche “tenendo conto delle disposizioni regionali in materia e delle attribuzioni regionali specificatamente dettate in tema di servizi sociali e socio-sanitari”.
L’ISEE è un livello essenziale delle prestazioni e di conseguenza non può essere derogato dalla legislazione regionale le cui competenze in materia non possono discostarsi dal livello già individuato se non per creare condizioni migliorative ed inoltre gli enti erogatori non possono usare dei criteri diversi ed ulteriori rispetto a quello dell’ISEE per regolamentare l’accesso alle prestazioni sociali agevolate.
- Introdurre direttamente nel nuovo DPCM la previsione di una o più soglie (anche calcolate in termini percentuali rispetto all’ISEE finale) al di sotto delle quali le prestazioni sociale agevolate siano sempre erogate ed a titolo gratuito.
- Eliminare dall’ “Elenco delle prestazioni sociale agevolate condizionate all’ISEE”, allegato al D.M. 8 marzo 2013 recante “Definizione delle modalità di rafforzamento del sistema dei controlli del’ISEE”, le prestazioni inerenti: il servizio socio – educativo scolastico e il supporto all’inserimento lavorativo. È infatti inammissibile che si possa condizionare i servizi a supporto della frequenza scolastica degli alunni con disabilità o stranieri alle condizioni economiche della famiglia dell’alunno. L’istruzione è un diritto costituzionale di tutti e non può essere negato o limitato. Ugualmente, non possono essere determinati dalle condizioni economiche i supporti a sostegno dell’inserimento lavorativo.
- Prevedere un meccanismo di indicizzazione delle spese e franchigie, che, come componenti negative, concorrono, ai sensi dell’art. 4 del DPCM, a determinare, abbassandola, la situazione reddituale finale del richiedente e sua famiglia.
- Re-Inserire nella scala di equivalenza di cui all’Allegato 1 del DPCM (con cui si individua il dividendo finale rispetto alla somma delle situazioni economiche, reddituali e patrimoniali, dei singoli componenti il nucleo familiare) la maggiorazione del dividendo pari a 0,50% per ogni componente con invalidità superiore al 66%
LA VELA PER DISABILI IN VIAGGIO VERSO IL MARE LIBERO
Il progetto “A Vela Spiegata” è proseguito anche d’inverno: lasciato il caldo sole sulla spiaggia del Circolo Velico Ardizio da Novembre 2013 i ragazzi hanno proseguito la loro esperienza nei locali messi a disposizione dalla Cooperativa T41 per continuare la “rotta”: hanno costruito delle barche in polistirolo a cui ciascuno ha dato il proprio nome.
Foto da “Il Resto del Carlino – Pesaro” del 16 gennaio 2014